Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Quell'estate al castello

213929
Solinas Donghi, Beatrice 30 occorrenze
  • 1996
  • Edizioni EL - Einaudi Ragazzi
  • Trieste
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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Quell'estate al castello

Quell'estate al castello p. 9 Per cominciare: progetti di vacanze 16 Il castello 30 Una lettera e un ritratto 43 Esplorazione dei sotterranei 58 La

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Belavo che era una pietà, ma almeno mi serviva per sentire meno forte il tututún del cuore.

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qualcosa; ma per il divorzio ero sempre nella nebbia. - E tuo padre? - domandai, per farla tornare a bomba. - Oh, papà è fratello di zio Ottavio: è

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Einaudi Ragazzi Storie e rime 1 Mario Lodi, Bandiera 2 Mario Lodi e i suoi ragazzi, Cipí 3 Nico Orengo, A-ulí-ulé 4 Mario Rigoni Stern, Il libro

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da centro della terra, proprio: il meglio del meglio dell'esplorazione e dell'avventura. - Sai cosa ti dico? - fece Ippolita dopo un momento

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pozzanghere. Un cappelletto di tela bianca in testa, per il sole, e sotto il cappelletto le trecce già un po' disfatte per via della biciclettata. Il

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Era una brutta faccia. Tirata, stravolta, peggio ancora di quel primo giorno quando lei si era tanto offesa che lo zio prendesse in giro il nostro

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mortificarmi, è di un umorismo che non ti dico. Il colmo dello spirito e della simpatia, proprio - . Naturalmente si capiva benissimo che pensava tutto il

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un po' istupidite. Ippolita sapeva solo ripetere: - Ecco cos'era, il tesoro! Ecco cos'era! E io: - Pensare che era qui! La cosa piú straordinaria per

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lei, al castello della sua famiglia. Più che contenta: emozionata. - Per me, ci vengo di corsa, - dissi. Il sangue mi aveva fatto ciuff ed ero rossa in

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profonda, e qui di misteri non ce n'erano, con un'occhiata si vedeva tutta. Era bello, però. Il fondo era fatto a conca ed era pieno d'erba lunga e

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presto, prima che si alzino Remigio e le donne. Con la bicicletta non mi ci vorrà molto a arrivare a X a prendere il treno. - A X? (Era la città piú

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rincresceva che lo facesse per causa mia. Non l'avevo mica picchiata con malanimo, io; solo per il nervoso della paura che avevo patita. Le dissi di

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vita di società? Veramente non lo sapevo nemmeno io che vita mi aspettassi di fare, al castello. M'immaginavo soltanto che avremmo cercato il tesoro e

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parte della panca (che era di quelle doppie). Il maresciallo naturalmente avrà creduto che si facesse vedere; poi non bisogna dimenticare che voleva

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. Pipistrelli e sotterranei, domestici infidi e parenti aguzzini (forse...), una fuga all'alba e una rivelazione sconvolgente; manca solo il tesoro, che

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'? Faceva troppe domande. A lei venne in mente che quando si scappa di casa non si dice il nome vero alla gente che fa domande. - Rosabella Rosamini, - gli

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passare il tempo, che ne avevamo da occupare un'infinità perché oltre tutto gli zii credendo di farle piacere l'avevano dispensata dalle lezioni con

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importava che finisse per venir fuori da sé, il groppo sul cuore le sarebbe rimasto lo stesso e tutto sarebbe continuato come prima. Male, cioè. Senza

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invece una divisa scura con il berretto a visiera. Doveva cuocere due volte, là dentro. Mentre continuavamo a salire, una curva dopo l'altra, la campagna

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. Risultò che il Rarissimo, l'Introvabile, tra loro non c'era, cosí nonna non diventò ricca come Bonaventura, però ne ricavò lo stesso una bella somma. La

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- E questo come c'entra? Che roba è? - Il Trovatore: un'opera. La canta sempre mio papà.

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, - (ah ecco, era un liuto, il chitarrone), - e la dama si affacciava al verone e stava a sentire. Idea! Facciamo un gioco. Tu vai a metterti sul

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Anche se non volevo fare domande il mistero o segreto cominciò a sembrarmi molto più chiaro già l'indomani mattina, quando arrivò la lettera

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. Io ci tenevo alle cantine, perché avevo la fissa di cercare il tesoro, anche se capivo bene che forse non doveva esserci, ma insomma non si sa mai

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forte il passo.

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Ippolita adesso era rossa infuocata e picchiava il piede con tanta forza che per il contraccolpo le trecce le rimbalzavano sulla schiena. Non pareva

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veniva di nuovo giú il finimondo. Nelle sale scure del castello, i grandi alzavano gli occhi verso i vetri inondati e dicevano, come si usa in questi

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Mica che lo continuassimo subito, il discorso. Anzi. Prima ci fu il pranzo: una morte civile, quel giorno. Ippolita non alzava gli occhi dal piatto

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. Poi si senti cantare un gallo e mi venne il dubbio che stesse per spuntare il sole. Cosa faceva Ippolita, che non la sentivo per niente? Se perdeva

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